Amo i comfort food! Amo sentirmi bene quando mangio qualcosa che ha il potere di riscaldare e saziare l’anima. Il cibo dovrebbe appagare il nostro bisogno d’amore. Per questo motivo è importante scegliere con cura ciò che mangiamo. Non dobbiamo “aver fame” di qualunque cosa! Il nostro corpo è una macchina perfetta se impariamo a trattarla con cura. In questo periodo, quando la sera torno a casa stanca, avrei solo voglia di lanciarmi sul divano, coprirmi con il plaid e sgranocchiare patatine come se non ci fosse un domani. Invece, da brava mamma che deve prendersi cura di se stessa, anche per il bene dei propri figli, ascolto il mio corpo e lascio scegliere a lui cosa preparare per cena. Adoro le vellutate! Scaldano, nutrono e danno una sensazione incredibile di appagamento. La vellutata di cavolfiore mi ha letteralmente conquistato! Deliziosa e semplice da preparare, questa vellutata è perfetta in questo periodo dell’anno! Il cavolfiore è un alimento antiossidante e antinfiammatorio, ricco di minerali e vitamine. Può, inoltre, essere utilizzato per preparare polpette, lasagne e tantissime ricette leggere e ricche di gusto. La vellutata di cavolfiore è un primo piatto perfetto da proporre ai bambini. Provatela, sono sicura che vi conquisterà al primo assaggio!
Altre vellutate buonissime da preparare
Crema di finocchi e olive
Vellutata di zucca e carote
Vellutata di broccoletti e carote
Vellutata di funghi e radicchio
♥ ♥ ♥
Voglio raccontarvi una storia.
Due anni fa, una mattina di febbraio, il mio avvocato mi telefonò per mettermi al corrente del fatto che la “controparte” aveva depositato la sua memoria difensiva.
Nel giro di qualche giorno ci sarebbe stata la prima udienza per la separazione.
All’epoca, io e il padre dei miei figli, dormivamo ancora nella stessa casa e nello stesso letto, in un clima di odio, dispetti, ripicche e situazioni assurde che mai avrei pensato di poter superare.
Con molto timore, avevo aperto il file, inviato dal mio avvocato.
Tremavo e piangevo mentre leggevo quelle pagine orribili in cui venivo descritta come una persona inaffidabile, psicologicamente instabile e incapace di fare la madre.
Come se non bastasse, si raccontava di come la cura dei miei figli fosse spesso affidata ai nonni paterni.
Il padre dei miei figli chiedeva, inoltre, l’affidamento dei bambini perché più capace di occuparsi di loro sia economicamente che affettivamente…
Poi, per chiudere in bellezza, c’era un lungo elenco di testimoni della controparte.
Strano che non ci fosse scritto che a partorire i miei figli fosse stato qualcun altro, mentre io ero vittima di qualche delirio esistenziale!
Oggi, mi farebbe sorridere rileggere quelle pagine. Soprattutto la parte in cui la “controparte” chiedeva la possibilità “d’interrogarmi”…
Ma in quel momento ho pianto, urlato e maledetto chi aveva avuto il coraggio di scrivere certe falsità.
Poi, mi sono lavata il viso, mi sono seduta e per qualche minuto interminabile ho fissato la libreria piena di manuali di Autocad, 3d studio, photoshop etc.
Mi sono calmata e ho detto a me stessa che nessuno poteva trasformare la mia sensibilità in qualcos’altro. Nessuno poteva permettersi di dire che non ero una buona madre e che non ero stata io, da sempre, ad occuparmi dei bambini, sacrificando il lavoro e tutto il resto.
Ho afferrato il telefono e ho chiamato il proprietario della scuola d’informatica presso la quale avevo lavorato come freelance per tanti anni.
Lui aveva ascoltato in silenzio…
Si ricordava benissimo di quando avevo cominciato a lavorare per lui.
Si ricordava benissimo di quando, felice come una bambina, gli avevo raccontato di essere incinta.
Si ricordava bene di quando, all’ottavo mese di gravidanza, andavo a lavorare con i mezzi pubblici portando a spasso un pancione enorme e facendo molti sacrifici per mettere da parte i soldi di cui avrei avuto bisogno nei mesi successivi al parto.
Si ricordava bene di quando, durante il periodo dell’allattamento, arrivavo a scuola stanca ma felice di essere una mamma presente.
I miei corsi duravano tre ore e poi scappavo via, per tornare nuovamente da mio figlio.
Si ricordava di quando, insieme, cercavamo d’incastrare le ore di lezione con i miei impegni di mamma, per consentirmi di stare il più possibile con Filippo.
Si ricordava della nascita di Chiara e delle enormi difficoltà organizzative per cercare di lavorare senza trascurare i miei figli.
Si ricordava della mia puntualità e affidabilità.
Si ricordava benissimo di tutto ed era pronto a testimoniarlo in tribunale, davanti ad un giudice.
Poi, cominciammo a parlare del blog e lui mi raccontò che anche il figlio si occupava di food e aveva creato un’applicazione di ricette di grande successo.
Chiusi la telefonata e per qualche giorno non pensai più alla nostra conversazione.
Un pomeriggio ricevetti la telefonata del figlio. Aveva visto il mio blog, gli piacevano le mie foto e voleva incontrarmi.
Ci incontrammo tre giorni prima dell’udienza e nel giro di una settimana la mia vita cambiò completamente!
Mi ero separata legalmente e avevo trovato un lavoro!
Vi racconto questa storia perché voglio dare una speranza a tutte le persone che attraversano un momento difficile.
Molte donne mi scrivono perché, come me, stanno vivendo una separazione e, dal punto di vista economico e lavorativo, hanno enormi difficoltà ad andare avanti.
Io sono convinta che un evento negativo possa essere trasformato in qualcosa di positivo, se impariamo a reagire ad esso, ricostruendo noi stesse.
Se quel giorno, a causa di quell’orribile memoria difensiva, non avessi fatto quella telefonata, oggi non avrei un lavoro che mi piace e che mi consente di mantenere me stessa e i miei figli.
Non lavoravo da tre anni, la scuola era stata chiusa e io avevo perso ogni contatto con questa persona.
Inoltre, era stato proprio a causa della chiusura della scuola che, due anni prima, avevo creato il blog…
Sono sempre stata brava a trasformare i problemi in occasioni di crescita e cambiamento.
Non ho mai avuto paura di affrontare nuove sfide.
Sono sicura che ognuno di noi ha un’opportunità da cogliere. Basta guardare nella direzione giusta!
Io, quella mattina, ho visto i miei libri, ho pensato a tutti i sacrifici che avevo fatto per lavorare ed essere comunque una madre presente… e ho capito che dovevo reagire!
Due anni prima, il maggior tempo a disposizione e la voglia di sperimentare ricette sane per i miei figli… mi avevano regalato una nuova opportunità di crescita che avevo afferrato immediatamente.
Ho creato questo spazio virtuale e ho imparato a cucinare, fotografare e leggermi dentro, come non avevo mai fatto prima.
Il cambiamento è sempre possibile. Per tutti.
Dobbiamo solo imparare ad afferrarlo. ♥
“Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre avuto.”
(Warren G. Bennis)
Vellutata di cavolfiore
INGREDIENTI
- mezza cipolla rossa di Tropea
- 150 g patate
- 350 g cavolfiore
- 600 g acqua
- q.b. sale marino integrale
- q.b. olio EVO
- q.b. paprika piccante
PROCEDIMENTO
- Pulite e tagliate a pezzetti la cipolla, le patate e il cavolfiore (eliminate le foglie verdi).
- Versate in un tegame, aggiungete l'acqua e il sale e cuocete a fiamma moderata per circa 30 minuti. Mescolate di tanto in tanto.
- A fine cottura togliete dal fuoco e aggiungete un po' di olio EVO e un pizzico abbondante di paprika. Regolate di sale e utilizzate un frullatore ad immersione per frullare il tutto.
- Servite la vellutata di cavolfiore con un goccino d’olio, una spolverizzata di paprika e crostini di pane.
PREPARAZIONE DELLA RICETTA CON IL BIMBY
- Versate la cipolla nel boccale: 10 secondi - velocità 6
- Aggiungete l'olio: 4 minuti - 100° - velocità 1.
- Aggiungete l'acqua (400 g), le patate e il cavolfiore tagliati a pezzetti e il sale: 35 minuti - 100° - velocità 2.
- Aggiungete la paprika e un goccino d'olio: 30 secondi - velocità 10.
Rossella dice
Ciao Mena, oggi non ti scrivo per dirti che le tue ricette sono buonissime e bellissime, questo lo sai già!!!, ma ti scrivo “solo” per dirti che sei una donna splendida. Buona giornata. Rossella
Mena dice
Grazie di cuore Rossella ❤️
Adele dice
Complimenti per tutto, davvero !!
Mena dice
Grazie Adele. Grazie di cuore❤️