• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
  • Skip to footer

Mammachechef

Sito di Ricette Vegane

  • Home
  • Ricette
  • Un po’ di me
  • Lavoriamo insieme
  • Portfolio
  • Dieta e salute
    • Curcuma
    • Le Farine
    • Zucchero bianco ed alternative naturali
    • Carboidrati e Indice Glicemico
    • Proteine vegetali – Parte Prima
  • Contatti
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Pinterest
  • Twitter

Pitta ‘nchiusa small

26/12/2015 by Mena 7 Comments

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Pitta nchiusaLa pitta ‘nchiusa (detta anche pitta bona o pitta ‘mpigliata) è un dolce tipico calabrese natalizio. Viene preparato con una sfoglia sottile farcita con frutta secca, cannella, chiodi di garofano e miele (malto di mais per la versione vegan). Alcuni aggiungono anche uvetta e vino bianco. E’ un dolce che mi ricorda tantissimo la mia infanzia e i tanti Natali trascorsi con la grande famiglia Filosa. I miei nonni adoravano questo dolce! Il profumo della cannella e dei chiodi di garofano crea un’atmosfera antica e genuina. La versione che vi propongo è stata realizzata da tre grandi chef della cucina calabrese: donna Teresa, donna Lina e zia Maria. A loro dedico questo post e un ringraziamento speciale. Viva le tradizioni!

Vita da Mena

La maison ha aperto le sue porte! In realtà, una l’ho rotta io il giorno della vigilia di Natale. Ma cominciamo dal principio… Il 23 dicembre si parte: destinazione Calabria. Sto poco bene e il viaggio sulla Salerno-Reggio Calabria mette a dura prova il mio equilibrio psicofisico. Per non parlare della sosta all’autogrill! Una cassiera petulante, non contenta della fila chilometrica alla cassa, chiede ad ogni cliente: “vuole anche un biglietto della lotteria? Vuole anche il cornetto insieme al caffè? Vuole anche un cioccolatino? Vuole una rustichella?” Arrivato il mio turno le passo con aria di sfida la mia tavoletta di cioccolato fondente (mi sembra quasi di sentire la musica di Ennio Morricone nel film il buono, il brutto, il cattivo) e lei comincia con il suo disco rotto: “vuole anche un biglietto della lotteria? Vuole anche il cornetto? Vuole…” Chiudo gli occhi e immagino la mia voce risponderle “non voglio più neanche la tavoletta di cioccolato!”

Riapro gli occhi e lei mi guarda come se avesse intuito i miei pensieri. Con voce tremante chiede “lei, prende solo la tavoletta, vero?” E io con voce sibilante “siii… solo la tavoletta”. Pago e continuo il mio viaggio da copilota con la gamba destra che mi fa male per tutte le volte che allungo il piede per frenare. In realtà guida mio marito. Io soffro in silenzio. Anzi, soffro e sospiro continuamente. Il “sicredeSchumi” capirà che deve andare piano! Ma il furbastro per non sentire i miei sospiri e le mie imprecazioni alza il volume della radio e così parte Castle of glass dei Linkin park.

Comunque dopo migliaia di sospiri e imprecazioni arriviamo finalmente a destinazione. Casa dolce casa! In realtà sarebbe più corretto dire: casa fredda casa! Disfo e sistemo le valigie senza togliere sciarpa e piumino. Il 24 dicembre. Malinconica e nervosa mi sveglio e comincio a preparare dolci. Sono belli da vedere e buoni da mangiare. Decido di fare le foto per il blog e con piglio sicuro, da cameriere professionista, afferro i due vassoi di mignon e corro da mia sorella Maria a fare degli scatti. Lei è in cucina. Entro con i vassoi e sento la sua voce urlare “la portaaa!” Scena alla moviola. Mi giro e urlo “noooooo!” Lei mi guarda e penso che per una frazione di secondi si sia chiesta se uccidermi subito o continuare ad affettare il pane. Per fortuna sceglie la seconda soluzione e, almeno per il momento, ha deciso di lasciarmi vivere con questo enorme senso di colpa.

Ho lesionato la sua bellissima porta di vetro della cucina, comprata quest’estate. Valore: circa 1500 euro. Secondo me molto meno. Mio cognato ci marcia, ma io non ci casco. Ora, alla luce di quanto è accaduto, io mi chiedo e vi chiedo, signori della Corte, è normale mettere una porta di vetro in cucina? Mi sarei potuta ferire nell’impatto. E poi, vogliamo parlare del mio bellissimo piatto da portata? Scheggiato per colpa della porta incriminata. La mia conclusione è questa: quella porta, a quell’ora, non doveva essere li! Si trovava nel posto sbagliato, al momento sbagliato! A voi l’ardua sentenza.

Pitta 'nchiusa small

La Pitta 'nchiusa small è un dolce tipico calabrese natalizio. Viene preparato con una sfoglia sottile farcita con frutta secca, cannella.
Stampa ricetta Pin Ricetta
PREPARAZIONE 1 min
COTTURA 35 min
TEMPO TOTALE 46 min
PORZIONI 50 pitte

INGREDIENTI
  

Per la sfoglia

  • 3,5 kg farina tipo 1
  • 500 g olio EVO
  • q.b. acqua quanto basta per rendere l'impasto lavorabile
  • 300 g lievito madre
  • 500 g zucchero di canna chiaro
  • 15 g cannella in polvere
  • 5 g chiodi di garofano in polvere

Per il ripieno

  • 1 kg mandorle tostate e pelate
  • 1 kg noci
  • 10 g cannella in polvere
  • 5 g chiodi di garofano in polvere
  • q.b. zucchero di canna chiaro
  • q.b. olio EVO
  • q.b. malto di mais o miele

PROCEDIMENTO
 

  • Versate in una ciotola abbastanza capiente, a fontana, la farina, il lievito madre sciolto in un po’ di acqua tiepida, lo zucchero, la cannella, e i chiodi di garofano.
  • Al centro versate l’olio e l’acqua necessaria a rendere l’impasto lavorabile. Aggiungetela poco per volta per ottenere un impasto simile a quello della pasta fatta in casa. Impastate con le mani fino ad ottenere un panetto abbastanza compatto (ma non secco).
  • Stendete, con il mattarello, l’impasto (molto sottile) su una spianatoia infarinata, spennellate con olio EVO e versate sulla sfoglia un po’ di zucchero, la cannella, i chiodi di garofano, le mandorle e le noci (tritate a pezzetti non troppo piccoli).
  • Con una rotella tagliapasta o un coltello ritagliate delle strisce di sfoglia alte 8 cm circa e lunghe 40 cm circa. Poi ripiegate le strisce a metà, arrotolate per creare delle roselline e adagiate nei pirottini per muffin. Lasciate riposare le pitte ‘nchiuse tutta la notte.
  • Dopo circa 10 ore di lievitazione infornate a 200°, forno statico e preriscaldato, per circa 30/40 minuti (controllate la cottura, mi raccomando!). Le vostre Pitte ‘nchiuse saranno pronte quando la superficie sarà dorata.
  • Appena sfornate, aggiungete il malto sulla superficie (o il miele), sciolto in un po' d'acqua calda.

NOTE

Si ringraziano, per la realizzazione e la ricetta: mia mamma (donna Teresa), zia Maria e donna Lina. 
Hai provato questa ricetta?Raccontami come è stata!

Pitta nchiusa

Pitta nchiusa

Pitta nchiusa

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Filed Under: Ricette vegane di Natale, Ricette vegane dolci, Tipici Tagged With: Calabria, dolci tipici, Natale

Previous Post: « Pasticcini Mignon
Next Post: Happy new year »

Reader Interactions

Comments

  1. maria66 says

    27/12/2015 at 9:45

    Cara Mena mi permetto di contraddirti, la mamma nel darti la ricetta ha detto: acqua quandu si ni riciva pe fari na pasta ne tosta ne moddra, giusta. Così si capisce meglio o no?

    Rispondi
    • Mena says

      27/12/2015 at 10:01

      🙂 🙂

      Rispondi
    • Mena says

      27/12/2015 at 10:06

      E il lievito? Ha detto se c’è c’è e se non c’è è lo stesso… 🙁 Con questa precisione il clan delle chef della pitta nchiusa potrebbe scrivere un libro di ricette! Per il titolo si accettano suggerimenti…

      Rispondi
  2. Rita says

    10/03/2016 at 12:44

    Brava davvero, la forma e il colore dei tuoi dolci mi riporta indietro nel tempo…hai dolcetti che faceva mia nonna buoni semplici e profumati.!

    Rispondi
    • Mena says

      10/03/2016 at 12:48

      Grazieee. Mi hai fatto un complimento bellissimo 🙂

      Rispondi
  3. Rita says

    14/07/2017 at 8:39

    Ciao cara solitamente non cambio nulla Delle tue ricette, vorrei fare questo dolcetti, ma la quantità degli ingredienti è davvero troppa, vorrei diminuirli tanto,che mi consigli? Baci Rita dalla Sicilia

    Rispondi
    • Mena says

      14/07/2017 at 9:03

      Ciao Rita, puoi dividere le dosi per 5. Mi raccomando devi stendere la sfoglia sottilissima! Un bacio

      Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Recipe Rating




Primary Sidebar

Seguimi su:

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Pinterest
  • Twitter

Iscriviti alla Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione


Sono Mena, la creatrice di Mammachechef. Da circa 6 anni mi occupo di food photography. Creo e sviluppo ricette vegane originali, condividendole attraverso immagini e racconti che suscitano emozioni. Vivo con i miei figli in una bellissima cittadina dei Castelli Romani. Se ami la buona tavola e ti piace sperimentare ricette sane, sei nel posto giusto.

Categorie

Le ricette vegane più amate di oggi

  • Marmellata di prugne
    Marmellata di prugne
  • Patè di pomodori secchi
    Patè di pomodori secchi
  • Marmellata di fichi
    Marmellata di fichi
  • Pesto di melanzane
    Pesto di melanzane
  • Marmellata di fichi e noci
    Marmellata di fichi e noci

Footer

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Pinterest
  • Twitter

CUCINA VEGANA RICETTE

Agosto 2022
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293031  
« Lug    

CUCINA VEGANA – LE MIE ULTIME RICETTE

Copyright 2019 - Mammachechef - All Rights Reserved
è vietato qualsiasi uso delle immagini e dei contenuti di questo blog senza l'autorizzazione dell'autore.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7/03/2001.

Privacy Policy Cookie Policy