“Sole alla valle, sole alla collina, per le campagne non c’è più nessuno. Addio, addio amore, io vado via, amara terra mia, amara e bella… Cieli infiniti e volti come pietra, mani incallite ormai senza speranza. Addio, addio amore, io vado via, amara terra mia, amara e bella…” Bellissima e malinconica questa canzone di Domenico Modugno che mi fa pensare alla mia terra, la Calabria. Natale non è Natale se si è lontani dalla propria terra e dalle proprie radici. I miei bambini sono felicissimi di trascorrere il Natale in Calabria. Siamo una famiglia numerosa e tra figli, cugini, zii, nipoti e parenti vari… prima di metterci a tavola tutti insieme dobbiamo avvisare la questura. 😐 La cosa fantastica è che si trascorre tanto tempo insieme… Si fa colazione insieme, si preparano tanti dolcetti insieme, si prende il te insieme, il caffè, le cene, i pranzi… Insomma la parola d’ordine del nostro Natale è “INSIEME”. E poi, si chiacchiera tanto, e mentre si chiacchiera si fa un pò di taglio e cucito (a buon intenditor…) 😉 Io e le mie sorelle (e anche le nipotine adulte) adoriamo tagliare e cucire! La cucina di mia sorella Maria, durante le feste, sembra la maison Valentino! 😉 Ognuna sceglie un abitino da confezionare e le altre aiutano con enorme piacere. Lo so, lo so, a Natale certe attività non si dovrebbero svolgere… ma a noi “CI PIACE ASSAI”… 🙂 🙂 🙂
Le susumelle sono un dolce calabrese natalizio. Vengono preparate con cacao, uvetta, mandorle, cannella e rum. Al posto del miele io ho utilizzato il malto di mais, un dolcificante naturale che potete trovare nei negozi bio. La ricetta di casa Filosa (tramandata da Antonietta Amato detta “l’urlo se Manch”, perchè quando mangi i suoi dolci lanci un urlo di gioia) è segreta… Oops, volevo dire “era segreta”… Maria, Antonietta, Luigi XVI, non odiatemi… ma per il blog “se po fa, se po fa”…
Susumelle
Ingredienti per 20 susumelle:
- 250 gr di farina 0
- 100 gr di zucchero di canna
- 25 gr di cacao amaro
- un pizzico di sale
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 80 gr di mandorle pelate
- 50 gr di uva sultanina (o uva passa, se non vi piace potete anche non metterla)
- 1/2 cucchiaino scarso di cannella (oppure 1/2 stecca)
- 70 gr di malto di mais (nella ricetta originale sono previsti 65 gr di miele)
- 25 gr di Rum
- 50 gr di acqua
- 100 gr di cioccolato fondente al 72% per glassare
Procedimento
- Tritate finemente le mandorle.
- In una ciotola versate la farina, lo zucchero, il sale, il cacao, la cannella e mescolate bene utilizzando un mestolo di legno.
- Versate al centro il malto (o il miele), l’acqua, il rum, le mandorle tritate, l’uvetta, il lievito e impastate con le mani (circa 10 minuti) finchè l’impasto non risulterà abbastanza compatto. All’inizio sembrerà secco ma lavorandolo bene diventa perfetto. Se lo ritenete necessario aggiungete un po’ di acqua e rum, ma secondo me le dosi previste nella ricetta vanno benissimo.
- Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e fate riposare in frigo per 10 minuti.
- Trascorso il tempo necessario, riprendete l’impasto e formate delle palline della grandezza di una noce e schiacciatele leggermente (devono essere alte circa un centimetro) cercando di dare una forma ovale.
- Disponetele su di una teglia ricoperta con carta forno.
- Cuocete in forno preriscaldato e ventilato a 180° per circa 10 minuti.
- Sciogliete a bagnomaria il cioccolato e, una volta sciolto, toglietelo dal fuoco e immergetevi per metà ogni biscotto. La glassa al cioccolato è fondamentale! Per renderla lucida dovreste eseguire il temperaggio del cioccolato, ma meglio non complicarsi troppo la vita… Le susumelle saranno buone ugualmente!
- Fate raffreddare i biscotti (assaggiate solo quando la glassa si sarà solidificata, è un ordine!) e conservate in un contenitore di vetro.
Sonia dice
Da pauraaaaa….
Giovanna Musacchio dice
Li farò sicuramente
Mena dice
Fammi sapere… se a casa gradiscono. Baci.
Emilia dice
Io le ho preparate sia con il miele che con il malto: ottime entrambe Peccato che le mie esteticamente sono meno belle: ma si sa delle tre sorelle io sono quella che ha meno il piglio artistico e decorativo☹️
Comunque, non vedo l’ora che riapra la “maison”
Mena dice
A chi lo dici, sorella! Ho tanti tanti abitini da confezionare…